Perchè non usiamo i petrolati?
I petrolati sono sostanze che derivano dalla produzione del petrolio; Il loro uso in cosmetici e prodotti per l’igiene del corpo è molto frequente e comporta varie controindicazione sia per la pelle che per l'ambiente. Come i siliconi, i petrolati vengono utilizzati nelle creme, nei bagnoschiuma, negli shampoo e nel make-up come agenti protettivi per evitare la disidratazione della pelle.
Creano infatti sulla pelle una vera e propria pellicola che impedisce all'acqua presente nelle cellule di evaporare, mantenendo così la pelle idratata, liscia e setosa. In realtà questa sensazione è prettamente momentanea poiché la pelle non viene nutrita ma semplicemente ricoperta da uno strato oleoso che impedisce all'acqua di uscire e anche all'ossigeno di entrare, andando a interferire con la normale respirazione cutanea e permettendo a microorganismi e batteri di proliferare al di sotto del film protettivo che questi petrolati creano. Tendendo a chiudere i pori, favoriscono inoltre la formazione di punti neri, brufoli e altre imperfezioni.
I petrolati non sono dannosi solo per la nostra salute, ma anche per l'ambiente che ci circonda. Alcune di queste sostanze, infatti, sono state catalogate come cancerogene di tipo 2, come la vaselina, tanto che chi le produce per uso cosmetico deve certificare che non contengano più del 3% di impurità pericolose. In più, essendo derivati chimici dal petrolio, sono altamente inquinanti in quanto non biodegradabili. Essendo utilizzati anche in shampoo e bagnoschiuma, quando questi prodotti vengono risciacquati finiscono nelle fogne e da lì nei fiumi e nei mari.
I petrolati più conosciuti sono sicuramente la vaselina e la paraffina, ma in commercio ne esistono di molti altri tipi.
Come trovarli nell'INCI: -Parabeni: classe di composti organici aromatici, utilizzati come conservanti per le loro proprietà battericide e fungicide. I principali parabeni che si possono trovare nelle formulazioni in commercio sono: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben, e benzylparaben. -Siliconi: composti a base di silicio. Il loro nome termina con –thicone, -one, -ane. Quelli che si possono trovare più frequentemente sono il dimethicone, l’amodimethicone, il cyclomethicone, il cyclopentasiloxane (soprattutto nel make up) e tutte le sostanze terminanti con –siloxane o –silanol. -Petrolati: Il petrolato, o vaselina, è una gelatina ottenuta dal petrolio per raffinazione. Si riconoscono nell’INCI con questi nomi: Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Propylene glycol, Isopropyl, Vaselina, Cera microcristallina. -SLES e SLS: sono i tensioattivi che producono la schiuma e ci trasmettono la sensazione di deterso ma sono molto inquinanti, come il Sodium Laureth Sulfate. -PEG: composti sintetici, di derivazione petrolifera, usati come emulsionanti.
Negli ultimi anni la cosmesi eco-bio ha cercato di trovare dei sostituti più sani per l'uomo e per l'ambiente che non necessitino di sperimentazioni fatte su animali e che apportino reali benefici duraturi alla pelle. Queste alternative possono essere identificate in burri e oli vegetali, sostanze che a differenza dei petrolati evitano la disidratazione e nutrono la pelle senza occludere i pori, ciò è reso possibile dal fatto che oli e burri siano formati da sostanze grasse come i legami tra le cellule epiteliali, permettendo così un naturale inserimento.